sabato 15 marzo 2014

City of Glass + mini opinione su City of Ashes

Hello!
Oggi continuo a parlare di The Mortal Instruments perché nell'ultimo periodo mangio, bevo e respiro questa saga. Non per niente oggi ho finalmente comprato The Shadowhunter's Codex! (oh yes.)
Volevo saltare la recensione di Città di Cenere perché non vedo l'ora di arrivare a recensire Città di Vetro perché.... gnaaaaww (?) l'ho amato. Quindi volevo parlare molto velocemente di COA. 
City of Ashes, in poche parole, scorreva molto lentamente. La parte che mi è piaciuta e allo stesso tempo mi ha divertito è la trasformazione di Simon in vampiro. Perché, sinceramente, non me l'aspettavo. Quando Raphael lo ha portato davanti all'Istituto mezzo morto ho pensato più o meno "What the f**k?" e la cosa mi ha anche fatto ridere. Invece una parte che ha fatto stringere il mio piccolo cuoricino è quando Jace è rinchiuso nella Città Silente e in seguito, quando Valentine fa uccidere i Fratelli Silenti.
Personaggi che ho apprezzato di più: Simon, è qui che inizia il suo processo di crescita che continuerà negli altri libri. Maia, che è una lupa mannara con i controcazzi (ci voleva, oh). E Magnus, sempre e comunque. *^*

Nel complesso, COA è carino, ma dopo aver letto anche COG non c'è veramente paragone. Gli do comunque 3 e mezzo/4 stelle circa.

Adesso arriviamo al sodo: Città di Vetro.

Titolo: Shadowhunters, Città di Vetro
Editore: Mondadori/Chrysalide 
Traduttore: Fabio Paracchini 
Autore: Cassandra Clare 
Prezzo: 10,00 € 

Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d'origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità de Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale... forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali. 


E... Oh mio Dio.
Ho letteralmente bevuto, divorato, vissuto, mangiato, respirato questo libro. Non riuscivo a smettere di leggerlo e ripetevo sempre "Meno male che la Clare ha scritto Città di Vetro!".
L'ambientazione è stata la mia parte preferita. Siamo finalmente ad Idris, ad Alicante. Ed è tutto stupendo. Mi immagino Alicante un po' come diceva Simon: i borghi della Toscana, ma nella mia versione c'è un tocco celtico. Bellissima. E suggestiva. 
Per quanto riguarda gli eventi, tutto viene spiegato, finalmente. Ma non voglio scrivere spoiler giganti. Non per niente Città di Vetro viene considerata la fine della prima trilogia.
E poi - Ahhh! - Jace e Clary non sono fratello e sorella? Ma dai? Per me è stato prevedibile fin dall'inizio, quindi non sono rimasta per niente sorpresa. Altra cosa prevedibile (o meglio personaggio): Sebastian, ditemi che l'avevate capito anche voi chi era veramente.
Riappaiono anche vecchi personaggi e entriamo dentro la storia degli Shadowhunters. Famiglie, tradizioni, leggende... mi hanno affascinato tantissimo.
Per quanto riguarda i personaggi, i miei preferiti sono stati confermati: Simon, Magnus... e anche Luke mi è piaciuto. E adesso mi piacciono sul serio anche Isabelle e Alec. E Max... povero Max, ci sono rimasta malissimo.
(da qui vari spoiler):
Ho detto che non volevo fare spoiler, ma quanto è stata bella la parte delle visioni dell'angelo Ithuriel? Una delle mie preferite. E quando Sebastian e Clary vanno a cercare Ragnor Fell e ne viene fuori Magnus? Ho riso un sacco ed è lì che Magnus mi ha convinto del tutto.
Ultima cosa... SPOILERONE!
Il ritorno di Jocelyn??? (molto badass, direi) 
Dovete sapere che stavo leggendo in classe durante la lezione (ehm... chi non lo fa, dai) e quando entra dalla porta di casa di Amatis mi sono messa a sclerare, letteralmente. 
Mi sto lasciando prendere dall'eccitazione per questo libro, quindi la finisco qua.
Assolutamente 5 stelle. L'ho amato.
Fine.

Alla prossima! :D

domenica 2 marzo 2014

Bye February, Hello March.

Hi yall.
E' marzo! Apro questo mese dicendo che voglio continuare a scrivere sul blog. Senza nessun obbligo e insistenza, ma voglio continuare a farlo. Quindi questo è il mio proposito per marzo... e per i mesi a seguire, si spera.
Ma intanto vediamo come è andato febbraio.

Ciao marzo... e benvenuta allergia

Letture del mese: 
  • ho riletto Città di Ossa e Città di Cenere di Cassandra Clare, che avevo letto d'estate, per riprendere il filo e iniziare Città di Vetro. 
  • Città di Vetro di Cassandra Clare (finito il 2 marzo).
  • La Locandiera di Goldoni (per scuola). Amo la letteratura, la studio volentieri. Mi piace conoscere la letteratura italiana e mondiale dei secoli scorsi e amo leggere le opere. Ho apprezzato La Locandiera.
E credo sia tutto. Ho letto pochissimi libri questo mese, ho dovuto studiare un sacco. :(

February Favorites: 
  • Books: tra quelli elencati sopra, sicuramente Città di Vetro, anche se l'ho finito giusto oggi. E' stata una lettura molto bella e non volevo finirlo. ç_ç Il migliore fin ora e non so se i seguenti della saga di TMI riusciranno a superarlo. Non credo.
  • Music: febbraio è stato il mese delle colonne sonore (rigorosamente fantasy). Le mie preferite, che adoro suonare col clarinetto, sono Concerning Hobbits/The Shire del Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello; e Only The Beginning of the Adventure delle Cronache di Narnia - il Leone, la Strega e l'Armadio. Ci aggiungo anche I See Fire di Ed Sheeran, canzone della colonna sonora de "Lo Hobbit - la Desolazione di Smaug".
  • Band: Of Monsters and Men, band indie folk islandese. Scommetto che conoscete Little Talks. Ecco, sono proprio loro! Comunque, sono la mia band preferita in assoluto da svariati mesi. La loro canzone del mese: Silhouettes, della colonna sonora di "Hunger Games - La Ragazza di Fuoco" (io vi avevo avvisato che era il mese delle colonne sonore!)
  • Food: questo è stato il mese dei biscotti al cioccolato e del panino al salame (lol) e ovviamente dei dolci di Carnevale (anche se io odio il Carnevale).
  • Clothing: il mio parka di Pimkie, usato ogni santo giorno da quando l'ho comprato.











giovedì 27 febbraio 2014

Random stuff + The Mortal Instruments

Ehm. 
Ehm, si... ciao. Sono Jess. Come posso rispuntare così dal nulla? Va bene, tanto nessuno si è accorto che sono sparita per un anno, nessuno si accorgerà che sono riapparsa. E' che mi è partita la passione per la scrittura per l'ennesima volte. E' che potrebbe ritornarmi utile scrivere un blog. Boh? Bando alle ciance. 

Oggi volevo parlare della saga di "The Mortal Instruments", meglio conosciuta qui in Italia come Shadowhunters. Lo so che ne parlano tutti e blablabla, ma da malata di libri fantasy, e soprattutto urban fantasy... non potevo non leggerli.

Io sono a metà di Città di Vetro... e wow. Meno male che la Clare ha scritto Città di Vetro, perché non so se sarei andata avanti senza una svolta come questa.
Ma non divaghiamo:


Titolo: Shadowhunters, Città di Ossa 
Editore: Mondadori/Chrysalide 
Traduttore: Fabio Paracchini 
Autore: Cassandra Clare 
Prezzo: 10,50 € 
Pagine: 525

La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

La mia recensione (attenti agli spoiler!):
Ho letto City of Bones quest'estate quando è uscito il film. Avevo già sentito parlare di questa saga, che non è neanche nuovissima (2007), e mi sono incuriosita.

domenica 16 dicembre 2012

Amore a prima lettura #1: Hunger Games.

Come avevo detto nel mio post del grande ritorno (lol), vi voglio parlare della trilogia di Hunger Games, di Suzanne Collins. Premetto che oggi parlerò solo del primo volume, Hunger Games appunto.
Vi dico subito che sicuramente ci sarà qualche spoiler. Se non avete ancora letto i libri non vi conviene leggere.

Jennifer Lawrence as Katniss and Josh Hutcherson as Peeta

"Quando Katniss si offre volontaria per gli Hunger Games sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È un reality show organizzato dal governo con una sola regola: nell’Arena uccidi o muori.
Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l’audience. Katniss non permetterà che ci vada la sua sorellina e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Ma ci riuscirà a costo dell’amicizia e dell’amore?"         

Trama riveduta dalla sottoscritta:
In parole povere, Katniss Everdeen ha 16 anni e vive nel Distretto 12 della terra di Panem, che corrisponde al Nord America post apocalittico. La capitale è Capitol City, che nome fantasioso! Ogni anno, due ragazzi dai 12 ai 18 anni - un maschio e una femmina - vengono scelti a sorte per partecipare agli Hunger Games, dei giochi in cui i tributi si devono uccidere l'un l'altro. Tutto questo è nato come una punizione inflitta ai distretti dopo alcune rivolte che ci furono in passato. E questo vi farà pensare sicuramente "Oh, mi ricorda qualcosa!" e allora io vi tolgo subito il dubbio; Battle Royale! Beh, il libro in questione è molto più crudo e blablabla, mentre Hunger Games è un (o uno? :O) young adult, più incentrato sul triangolo tra i tre personaggi principali: Katniss, Peeta e Gale.
Ah, torniamo a Katniss. All'inizio del libro si offre volontaria al posto della sorella Primrose, o meglio Prim, che ha 12 anni. E' la prima volta che partecipa alla Mietitura (la cerimonia di scelta dei tributi). "C'è solo un biglietto col tuo nome" dicevano. "Non ti sceglieranno mai" dicevano. Beh vi siete sbagliati! Insieme a lei viene scelto Peeta Mellark, il figlio del fornaio. Il loro mentore, che dovrà aiutarli nel percorso dei Giochi, è Haymitch Abernathy, l'unico vincitore del Distretto 12. E' sempre ubriaco fradicio.
Insomma, Katniss e Peeta fanno subito colpo, grazie agli abiti disegnati dagli stilisti Cinna e Portia e i consigli di Effie Trincket e Haymitch (la sua grande battuta è "Restate vivi"). Proprio come dice il loro mentore, quest'anno ci sono dei veri combattenti. Ma è l'intervista di Peeta che lascia tutti senza fiato: dice chiaramente che è sempre stato innamorato di Katniss. Durante tutti i Giochi i due portano avanti il loro idillio. Viene annunciato che ci saranno due vincitori invece di uno, ma devono essere dello stesso distretto. Katniss e Peeta credono di potercela fare, anche se Peeta è gravemente ferito a una gamba. Riescono ad eliminare anche l'ultimo, mortale concorrente, Cato, ma la nuova regola viene revocata, ci sarà un solo vincitore. Katniss, ragazza mooolto mooolto impulsiva, tira fuori delle bacche velenose chiamate "morsi della notte", che uccidono all'istante, inscenando un suicidio. Ma proprio mentre stanno per mangiare le bacche i Giochi si concludono e i due "innamorati sventurati" vengono salvati. Il gesto di Katniss viene visto come un gesto di ribellione, ma lei spiega che l'ha fatto per amore. Certo, come no, Katniss. 

sabato 25 febbraio 2012

Un giorno questo dolore ti sarà utile.

Hello! Sono rinchiusa in casa a studiare... di sabato. Ah, che bello!
Sono ancora un po' confusa, dopo aver letteralmente mangiato questo libro, "Un giorno questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron, in poche ore...
Ma cerchiamo di riordinare le idee.
In poche parole:
Il libro è stato paragonato a "Il giovane Holden", reggerà il contrasto?
Titolo bello che, nei panni di adolescente, mi fa pensare, già da prima d'iniziare a leggere il libro. 
Libro delicato e ironico, proprio come il protagonista, James. Libro letto al volo, in pullman, a scuola, in ogni momento libero della giornata... 206 pagine piacevoli e scorrevoli.
Il Protagonista, intelligente e sensibile, non si fa odiare per il suo atteggiamento un po' saccente e negativo nei confronti del mondo (in più odia i suoi coetanei), ma si fa adorare dalla prima pagina. E' anche asociale,disadattato, ma io lo adoro lo stesso. E' solo la versione ingigantita e amplificata di me stessa, come quando non so rapportarmi con le persone, causa? La timidezza.


Come ho conosciuto il libro?
Beh, ho sentito che usciva il film e ho visto il trailer e mi ha attirato subito. Così sono andata in libreria durante un'uscita con le amiche e ho spulciato la sezione Romanzi. 
A, B, C... Cameron. Un giorno questo dolore- ...Si! L'ho trovato. Sono andata a pagare con aria trionfante e il luccichio negli occhi. Che soddisfazione.


"Stato d'animo" durante la lettura?
Sempre Soddisfatta, come quando l'ho comprato. E' scritto in modo brillante per i miei gusti. James, sei strambo, ma io ti adoro. 
Nanette, sei la nonna più dolce del mondo, quasi quanto la mia. 
Che ridere, il padre di James deve fare un "intervento estetico mirato", come no! Eccetera, eccetera.
E ovviamente ogni tanto spunta il sorrisino, non se ne può fare a meno, alcuni capitoli sono scritti in modo così leggero, ironico e simpatico. Impossibile non farsi una sana risata.
Ma altri invece sono tristi e profondi e quasi mi spunta la lacrimuccia.




"Stato d'animo" dopo la lettura?
Sono rimasta un po' perplessa. Soprattutto la fine mi ha lasciato un po' interdetta. Insomma, James, prima fai la testa dura e dici di non voler andare all'università e poi di punto in bianco mi dici che alla fine ci sei andato. Oh! 
E poi, qual è il vero significato di questo romanzo di formazione? 
Credo proprio che questo sia il succo:


“ A volte le brutte esperienze aiutano, servono a chiarire che cosa dobbiamo fare davvero …le persone che fanno solo belle esperienze non sono molto interessanti .Possono essere appagate, e magari a modo loro anche felici, ma non sono molto profonde . Ora la tua ti può sembrare una sciagura che ti complica la vita, ma sai …godersi i momenti felici è facile . Non che la felicità sia necessariamente semplice…
Il difficile è non lasciarsi abbattere dai momenti brutti . Devi considerarli un dono, un dono crudele, ma pur sempre un dono.” 



Insomma, James non è felice, è disadattato e ormai ha capito il vero significato della parola, che lo fa stare male. Deve andare dallo strizzacervelli. Combina qualche guaio. In più perde una persona cara, la più cara per lui.
Ma la vita va avanti e anche lui, alla fine. Non si è lasciato abbattere. Anzi, si è lasciato abbattere, ma si è rialzato. E' così che funziona.


Grazie allo scrittore, Peter Cameron, perché questo è uno di quei libri che un po' ti cambiano, ti fanno sentire diversa. Quando lo chiudi ti senti triste e felice allo stesso tempo.
Perché io, a questo libro, mi ci sono proprio affezionata. Così come mi sono affezionata a James e a tutti quei bei personaggi che mi hanno accompagnata in questo piccolo viaggio a New York.


...Magari vado a vedere il film, tanto è appena uscito. Speriamo bene, non voglio rimanere delusa perché ho adorato il romanzo. Ugh.


Dai, vi posto qualche citazione :)


"Sii forte, sii paziente; un giorno questo dolore ti sarà utile." è il motto della scuola di vela dove avevano mandato James a dodici anni.


"Ho solo diciotto anni. Come faccio a sapere cosa vorrò nella vita? Come faccio a sapere cosa mi servirà?"


"Credo che sia questo a farmi paura: la casualità di tutto. Persone che per te potrebbero essere importanti, ti passano accanto e se ne vanno. E tu fai altrettanto."


"Le persone,almeno per quel che ho visto fino adesso, non si dicono granchè di interessante. Parlano delle loro vite, e loro vite non sono interessanti. Quindi mi secco. Secondo me bisognerebbe parlare solo se si ha da dire qualcosa di interessante o di necessario."


”E’ vero cosa?” ha chiesto. “Che sono disturbato”. Pensavo al significato di questa parola, e che cosa volesse dire veramente, come quando si disturba la quiete o la televisione è disturbata. O quando ci si sente disturbati da un libro o da un film, o dalla foresta vergine che brucia…O dalla guerra in Iraq.”


Aiuto, che romanzo che ho fatto! Vi faccio passare la voglia di leggere D:
Ultima cosa: Beccatevi Love is requited, di Elisa, colonna sonora del film tratto da questo libro. Carinissima :)



See Ya!